sabato 13 novembre 2010

Il Diacono

Se per caso doveste per forza passare, durante una lugubre notte tempestosa, davanti alla caserma del diacono, noterete certamente le finestre spezzate e le porte frantumate, udirete innegabilmente urla fuoriuscire dal camino e bestemmie venir fuori dal terreno. E se vi approssimerete senza paura alla caserma, verrete indubbiamente masturbati dai tifoni e dai turbini che assediano i recinti dello stabile. E se, nonostante tutto, vorrete entrare a salutare il diacono, esso vi accoglierà e vi racconterà l’imperscrutabile arcana fine del fico, bruciato in un istante da Gesù, poiché i suoi frutti non erano maturi, bensì ripieni di escrementi, materia fecale e deiezioni e feci e sterco, indigeribili anche per l’ineffabile soprannaturale stomaco del celestiale profeta divino.

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